21/6/2012
Carrelli randa
Il trasto randa è uno strumento potente che riduce significativamente la pressione sul timone, diminuisce lo sbandamento (e di conseguenza aumenta la velocità della barca) e la necessità di terzarolare con anticipo. Ma ci sono molti carrelli della randa che non sono semplici da usare e, di conseguenza, spesso rimangono fermi al centro del trasto. Perché i velisti, soprattutto i croceristi, non li usano? I principali colpevoli sono un’attrezzatura inefficiente e un disegno di coperta non appropriato.
Quale è il carico?
Le forze necessarie per regolare il carrello equivalgono al 20% del carico sulla bugna. |
Secondo Harken, il carico laterale tipo applicato al carrello della randa è circa il 20% del carico totale sulla scotta. Per esempio; il massimo carico verticale della scotta randa di un 35 piedi applicato al carrello è di circa 454 kg (1,000 libbre), di cui circa 91 kg (200 libbre) di spinta laterale. Il carico di lavoro specifico del carrello deve essere maggiore rispetto al massimo carico virtuale (che pensate di affrontare durante le vostre navigazioni); in ogni caso il costruttore fornisce sempre questo tipo di informazioni. Altrimenti, il coefficiente di sicurezza del carrello sarà troppo basso. Bisogna inoltre considerare la resistenza quando si regola il carrello con vento forte, che non è altro che la condizione meteo nella quale desiderate che il carrello lavori al meglio.
Nell’esempio sopraccitato, se il carrello ha un paranco 3:1 – tipico nelle barche più datate – ci potrebbe essere un carico di circa 32 kg (70 libbre) sulla scotta di regolazione del carrello quando desiderate cazzarlo sopravvento o, cosa molto più probabile, lascarlo sottovento. Che è un sacco di lavoro per tutti, tranne che per il velista più robusto! Sulle barche più recenti si incontra più comunemente un paranco 4:1; su un 35 piedi, con un paranco 4:1 si ottiene un carico massimo di circa 23 kg (50 libbre).
Una volta scoperto quanto sarà il massimo carico sul carrello, il passo successivo è quello di dotarsi di un paranco sufficiente ad abbassare il carichi di lavoro e più manovrabile. Per le barche da crociera, penso che un carico di 16 kg (35 libbre) sia già un buon numero. Su un 35 piedi, questo vuol dire un paranco 6:1.
Sfortunatamente non si vedono molti paranchi 6:1 in giro, nonostante siano disponibili sul mercato, con altri ancora più potenti. Credo che il motivo sia che molti velisti pensano che non valga la pena sostenere una spesa extra. Può darsi, ma la prossima volta che con vento forte “lottate” per sistemare il carrello nella posizione desiderata, domandatevi quanto sareste disposti a spendere per avere vita più facile!
Alcuni piccolo dettagli… fondamentali!
 I cuscinetti a sfera riducono l’attrito. |
Anche quando il vantaggio meccanico ottenuto è corretto, l’attrito eccessivo sulla rotaia e sulle pulegge del carrello possono ridurre il reale beneficio. Se le pulegge non sono su sfere o non sono dotate di boccole a basso coefficiente d’attrito, dovreste prendere in considerazione l’idea di sostituirle con altre che invece lo sono.
Allo stesso modo, scotte del carrello delle dimensioni sbagliate possono aumentare l’attrito, come quando una scotta troppo grande viene passata in una puleggia sottodimensionata. Poiché, in presenza di una puleggia adeguata, i carichi del carrello non sono così pesanti, potrebbe avere senso usare una scotta più piccola. Per maggiore facilità di manovra, tuttavia, la scotta dovrebbe avere il diametro massimo previsto per quel tipo di puleggia. Mettete del nastro adesivo alle estremità – senza compromettere la sicurezza della scotta con una nastratura eccessiva – per dare al carrello il massimo raggio d’azione possibile. Questo vi garantisce che le estremità non si incastrino nelle pulegge quando il carrello è completamente mollato.
Passascotte
Il passascotte angoli estremi X-Treme Angle permette di strozzare o lascare con angoli fino a 90°. |
Una volta raggiunto il vantaggio meccanico corretto e con una scotta dalle dimensioni adeguate, non vanificatelo con un rinvio in pozzetto inefficace! Se il rinvio urta uno strozzatore, scorre in mezzo due pulegge o sfrega contro la rotaia, contro un boccaporto o contro qualsiasi parte dell’attrezzatura di coperta, l’attrito è destinato ad aumentare.
I winch montati in coperta danno spesso fastidio, così come gli strumenti montati in posti non adeguati, o ancora un porta-lattina posizionato malamente. Assicuratevi che il rinvio sia in chiaro, dato che la scotta del carrello è parte di un sistema più complesso nel quale tutti i componenti devono lavorare insieme.
Regolazione del trasto
Come si può regolare il trasto senza doversi precipitare attraverso il pozzetto? La maggior parte degli strozzatori più datati del trasto hanno un raggio d’azione relativamente ristretto; non è sempre necessario stare direttamente dietro di loro, ma la maggior parte non possono essere manovrati da sopravvento. Gli strozzatori a base girevole e non possono aumentare gli angoli d’applicazione, alcuni di quasi 180°. Questa soluzione è eccellente perchè permette di indirizzare la scotta verso la posizione in cui vi trovate.
Un’altra possibilità è il sistema Harken per regolare la scotta da sopravvento, dove gli strozzatori sono montati sul carrello e sono dotati di un sistema interno che sfrutta il carico laterale della scotta randa per far aprire lo strozzatore sottovento. Ciò implica che non si debba mai toccare la scotta sottovento; è sufficiente spostarsi verso le draglie e tirare.
La scotta del carrello deve essere sempre messa in condizione di liberarsi dallo strozzatore quando sotto carico. Imparate come “dare un colpetto” alla scotta per toglierla dallo strozzatore, anche quando è sotto un carico molto elevato. È fondamentale saperlo fare quando navigate con equipaggio ridotto e non potete andare verso prua per regolare il carrello.
Un’altra semplice modifica è montare due golfari a scomparsa – devono essere così in modo da “sparire” quando non in uso – su entrambi i lati del bordo del pozzetto, preferibilmente dietro il timone. Vi suggeriamo di montarli verso il basso in modo che non interferiscano con le scotte del genoa. Fissate le code della scotta del carrello ai golfari. Quando volete regolare il carrello, semplicemente togliete l’imbando alla scotta sottovento e fatela “saltare” fuori dal suo strozzatore, che, presumibilmente, è montato in coperta. Poi cazzate o lascate la scotta che scorre verso lo strozzatore sopravvento.
A seconda di come è attrezzata la barca, o di quanto articolato desiderate che sia il sistema di regolazione del carrello randa, dovreste comunque indirizzare le scotte al di sotto del bordo del pozzetto per poi farle riapparire vicino alla timoneria. Se decidete per una soluzione di questo tipo, assicuratevi di avere uno strozzatore girevole nel circuito in modo che una persona d’equipaggio posizionata a prua del timone possa comunque regolare il carrello.
Questi sistemi aiutano a ottimizzare la regolazione della scotta randa montata a centro boma, ma lavorano altrettanto bene con sistemi scotta randa montati in coperta e a fine boma. La ragione per cui il carrello del trasto è spesso snobbato nei sistemi scotta randa montati all’estremità del boma è che ci sono un sacco di altre regolazioni in quella posizione, e avere a che fare anche con le scotte del carrello aumenta la potenziale confusione. Questo è il punto dove la scotta di regolazione del carrello singola e a circuito chiuso ha più senso. Il circuito della scotta determina il minimo ingombro, ma è necessario mantenere il giro il più piccolo possibile per ridurre al minimo la probabilità che qualcuno vi inciampi. Un sistema a circuito lavora bene anche se montato in coperta, ma non è consigliato per un sistema di regolazione scotta randa montato a centro boma perché il giro deve scavalcare la scaletta del boccaporto.
Nota del redattore: Brion Toss è un rigger molto esperto competente. Formatosi su rigging “tradizional”i, non esclude mai i materiali più recenti e le tecnologie più aggiornate. Il suoi libri sono ricchi di consigli, trucchi e innovazioni – alcuni gli sono stati trasmessi, altri derivano dalla sua esperienza personale.
Brion è uno scrittore divertente e chiaro, che sa bene di cosa parla! I libri che vi consigliamo di leggere sono Rigger's Apprentice, Rigger's Locker e Complete Rigger's Apprentice.